De l’ennui peuvent naître des fleurs. Qu’il s’agisse de fleurs dans un pot sur le rebord d’une fenêtre, de fleurs en origami sur le coin de la table ou encore de fleurs colorés et parfumés qui envoutent mon jardin secret.
Plus qu’un eBook. Il a été une véritable thérapie pour moi, survivre l’ennui de l’isolement, repousser l’angoisse de l’inconnu et me concentrer sur ce qu’il y a de plus concret en façonnant une idée de l’ ‘AprèsCovid’ qui ne sera pas forcément fait que d’apéros, de boîtes et de métros bondés.
Plus qu’un eBook, car part des recettes de la vente iront à l’hôpitalSan Paolo de Savona(Italie), pour aider faire face à l’urgence sanitaire en cours.
De l’ennui peuvent naître des fleurs : ceci est mon souhait, tant pour moi que pour vous qui lisez ces lignes. En partageant ces pages et ces tutoriels avec vous, j’espère semer une toute petite graine, celle de la créativité, faite de débrouille créative, de pensée slow positive et aussi d’astuces zéro déchets, pour que cette période d’ennui ne soit pas du temps perdu, mais au contraire, mise à profit pour réfléchir doucement à ce que pourrait être, l’ ’AprèsCovid’ que nous tous attendons. C’est par ICI!
Dans cet eBook tu
trouveras…
Des activités ludiques pour enfants de 3 à 8 ans, pour s’amuser seuls ou avec les parents.
Des origami expliqués pas à pas avec des vidéos explicatives des pliages.
Des idées pour se défouler en peu plus qu’un mètre carré !
Des infos et quelques astuces pour démarrer une transition vers le mode slow-cosmétique en deux-deux.
Où le trouver? C’est par ICI! Combien ça coute? Un tout petit prix. Je compte sur votre probité pour ne pas diffuser ce document qui a été mis en vente délibérement à un petit prix solidaire pour chacun d’entre nous.
Ciao Happies! Ieri, per la giornata internazionale dei diritti delle donne (e non la festa delle donne, o dei cioccolatini o delle mimose come tanti continuano purtroppo a pensare) c’era un cielo spettacolare, onde che rincorrevano il sole caldo e un vero profumo di primavera [LOVE] Oggi siamo ripartiti per un mese di novembre impietoso e impetuoso – bonjour tristesse (non so te, ma io sono meteorosensibile, ovvero il mio umore è influenzato dal tempo meteorologico – e sì ho controllato come si scrive per evitare spiacevoli equivoci)
Come fare allora per tenersi su? Una tisana, del cioccolato e un vecchio libro…! No, non da leggere eh! Da piegare e dargli una nuova vita! Qui ti spiego come realizzare origami tulipani, i fiori della primavera! Vai di video e poi trovi qui sotto la spiegazione passo a passo 🙂
Si parte come avrai visto da una base triangolo(clicca per ripassare le basi!)
riporta le 4 ‘punte’ verso l’alto del triangolo, aka : piega le ipotenuse. Pitagora ce spiccia casa
come vedi meglio sul video, è necessario girare i quattro triangoli appena realizzati in modo da ottenere sia fronte che retro un oggetto uniforme (non si vedono, cioè, le ‘punte’ che hai ripiegato nello step precedente)
ora si piega il primo dei triangoli verso il centro del rombo, anzi, come vedi sul video e nello schema qui, la piega (linea rossa) deve andare un pò oltre il centro (tratteggiato). Questo ci permetterà – tra qualche step – di bloccare l’oggetto finito. Ripeti l’operazione per tutti i triangoli!
Bene. Il nostro fiore ha bisogno di una base, è il momento di segnare una piega lì dove indica il dito e, se dovessero esserci dei dubbi, la linea rossa. no, davvero, se hai dei dubbi, riguarda il video ^^
Per bloccare l’origami, sfruttiamo la sovrapposizione dei triangoli che abbiamo creato e, con calma, infiliamo una delle due punte all’interno della piega opposta. Più facile a farsi che a dirsi, promesso! Puoi ripetere l’operazione anche sull’altro lato.
Gira l’oggetto delicatamente, assicurandoti che l’azione dello step precedente sia andato a buon fine (frecce rosse) e allarga un pò il fiore. Vedrai sul fondo che c’è un foro. Soffiaci dentro tenendo il tulipano come nella foto e si gonfierà dando la forma finale.
Dalla forma piramidale ottenuta, puoi abbassare delicatamente i petali del fiore a tuo piacimento.
Come all’inizio di ogni febbraio, mi sono resa conto che sta arrivando una delle feste più commerciali mai inventate: San Valentino.
Lo sapevi che, all’epoca in cui il capitalismo non era ancora nato, San Valentino era festa dell’amore in generale, che include l’amicizia e l’amore familiare? Ed é vissuto e sentito ancora così negli USA (la mia coinquilina americana ci augurava sempre buon San Valentino, noi che eravamo 3 ragazze in casa!).
Insomma per dirti che questo tutorial può darti spunti non solo per celebrare questa festa con il tuo +1, ma anche per avere un pensiero speciale per le persone a te care. Ho prodotto tanti di questi anelli per le donne della mia vita e devo dire che riscuotono davvero molto successo.
Veniamo al dunque?
Materiale: pelle morbida o ecopelle, entrambi i materiali devono essere abbastanza spessi ma morbidi. Come procurarseli? Il calzolaio potrebbe avere dei ritagli di pelle, se sei più un cyber buyer puoi trovare diverse opzioni su Amazon! Ho acquistato i miei in un negozietto milanese nei pressi della bellissima chiesa di San Cristoforo, durante una passeggiata.
Per un anello, ti servirà un rettangolo di 10cm x 3cm.
Scarica il pattern qui sotto (clic destro/salva immagine) e stampalo in taglia reale oppure, se ti senti audace, riportalo direttamente su carta.
Prima di disegnare ricalcando la forma sul retro del tuo rettangolo, verifica che la taglia dell’anello è giusta per il tuo dito, puoi fare facilmente una prova con il modello in carta. Il modello risulta troppo largo o troppo stretto?Nessun problema! Prendi la misura giusta con un nastro e taglia la freccia dal template e riposizionala al punto giusto, oppure aggiungila ad un pezzo di carta che corrisponda alla misura ‘mancante’ per essere perfetta per te.
Dapprima, trasponi il modello su cartoncino (ti consiglio uno spessore tipo biglietto da visita). Questa sarà la tua guida per realizzare i tuoi anelli, conservalo preziosamente!
Da questo, ricalca la forma sul retro della pelle. Una volta disegnato, ritagliala con un paio di forbici (ti sconsiglio il cutter classico, tira e strappa la pelle, non trovo il risultato soddisfacente).
Sempre con le forbici, taglia i due occhielli in mezzo alla forma, piegando in due il cuore sarà più semplice!
Ora non ti resta che infilare la freccia negli occhielli e impacchettare la tua creazione per la persona cara… oppure per te!
#sharingiscaring Grazie di condividere questo articolo! Se ti è piaciuto questo tutorial e hai realizzato anelli per te o per le persone a te care, posta una foto della tua realizzazione sui social taggando @happygiugi #anellolove #bijoux #justhappy #handcraftedbyme #madewithlove
Oggi appuntamento con quella misteriosa stanza della casa in cui il tempo si ferma (per poi accelerare vertiginosamente una volta uscitone). Quel luogo davvero privato, l’unico forse che lo è sempre stato e che lo sarà per sempre (nota: non ho né gatti né figli al momento in cui sto scrivendo questo articolo). Quel rifugio sicuro dove provare le facce da selfie e le repliche di Taxi driver non è un reato perseguibile dalla legge. Sì, ho capito che hai afferrato che si tratta del bagno.
Amo considerare il santuario del catalogo Ikea come uno sperimentale work in progress e ammetto che è un po’ che giro intorno a questo articolo. Avrei voluto che includesse la qualunque sul tema, ma non lo farà – pubblicherò poco alla volta le migliori ricette 🙂 In compenso so che sarà utile a chi ancora si chiede se lo zero waste è possibile senza rinunce o sacrifici considerevoli (tipo dover leccare un panetto di sale mentre si cosparge con una puzzolente polvere da dover lavare via con acqua ghiacciata).
Se bazzichi questo blog hai sicuramente visto il tutorial sul deodorante naturale (altrimenti eccolo qui!). Preparati perché è in arrivo una serie di articoli su come realizzare facilmente i prodotti più gettonati della tua sala da bagno. Non molto glamour? Pensaci: intanto perché DIY è uno stile di vita, poi perché riduci sprechi e inquinamento inutile (le tartarughe delle Galapagos ti manderanno una cartolina per ringraziarti) e, ciliegina sulla torta, per ridurre il budget più alto, proporzionalmente, della casa (sono i metri quadrati con la spesa più alta della casa!)
Bando agli sprechi e cominciamo con il detersivo, l’Attila dei panni sporchi.
Per un bidone da 2 litri di detersivo occorreranno:
– 125 grammi di bicarbonato (quello che hai in cucina!)
– 125 grammi di vero sapone di Marsiglia (che si trova già in scaglie nei negozi di bricolage o supermercati bio, oppure si può grattugiare a partire da un pezzo di vero sapone – scrivo vero perché ci vendono di solito con questo nome una vasta quantità di prodotti. Il vero sapone di Marsiglia, sull’etichetta, avrà una lista di componenti pari a 4: acqua, olio d’oliva, soda e sale. Il vero sapone di Marsiglia non profuma e, purtroppo, come le cose migliori e più semplici, è difficile da trovare)
– quasi due litri d’acqua (quella del rubinetto è perfetta)
– una cinquantina di gocce d’olio essenziale di lavanda
La realizzazione è semplice come un buongiorno. Mettere una parte d’acqua a scaldare con il sapone di marsiglia e il bicarbonato, mescolando regolarmente fino a lasciarli sciogliere. Fatto? Ottimo. Ora è sufficiente aggiungere l’olio essenziale e versare il tutto insieme al resto dell’acqua in un vecchio contenitore di detersivo e lasciare riposare qualche ora. Consiglio di agitare sempre prima di usarlo come il detersivo classico!
La realizzazione dell’ammorbidente è ancora più semplice!
Occorrente per un litro: 0.80l di acqua 0.20l di aceto bianco (aceto d’alcol, non di vino – per info guarda qui!) e 30 gocce di olio essenziale di lavanda. Inserire gli ingredienti in ordine sparso nella bottiglia/contenitore e agitare prima dell’uso!
Alternativamente, si può realizzare uno spray con solo aceto e olio essenziale, andando ad aggiungere direttamente l’acqua in lavatrice (5 spruzzi+1misurino del tappo del detersivo d’acqua). Il vantaggio: occupa meno spazio in bagno e resta molto efficace.
Questo è un passo importante verso un bagno zero waste. Mi piacciono queste due ricette perché immediate e genuine, sia da pensare che da realizzare. Non ci sono trucchi né inganni dietro a questi due prodotti che ti accompagnano ben al di fuori della tua casa, perché ti tengono per la pelle attraverso i vestiti. Non solo: attraversano lo scarico della lavatrice, verso l’oceano, solo prodotti naturali. Per non parlare della cura dei capi! Io lavo tutto a 30°, facendo un po’ attenzione a separare i colori e capi delicati, ma niente di serio 😉 Oggi nel mio armadio invece di un persistente profumo chimico di detersivo al quale siamo stati abituati dal marketing olfattivo, c’è solo un fresco e leggero profumo di pulito.
-> Se sei ipersensibile agli oli essenziali, incinta o con bambini molto piccoli, puoi realizzare le ricette evitando gli oli essenziali.
#sharingiscaring Posta una foto della tua realizzazione sui social, menzionando @happygiugi e con i tag: #zerowaste, #ilmiobagnozerowaste, #diydetersivoammorbidente, #diyit #justhappy
Idro…lato? Tranquillo, Pitagora non c’entra. Però questo termine ti dice qualcosa, vero? Forse ti è più familiare il termine acqua floreale. Chi da piccino non è stato frizionato dalla nonna con l’acqua di rose alzi la mano!
Dici che sto vaneggiando? ok, ok… il piccolo George (celebre nonché saccente fratello di Peppa Pig) ci spiegherebbe: si tratta di un’acqua derivata dalla distillazione di piante, tramite lo stesso processo dal quale si ottengono anche gli oli essenziali. Ovvero: l’idrolato ha le proprietà dell’olio essenziale ma, essendo diluito, risulta molto più delicato. Il che vuol dire che si può utilizzare in prodotti nei quali è sconsigliato l’uso di oli essenziali, destinati alla pelle del viso o ai bambini per esempio! Più chiaro ora? Se vuoi rivedere le differenze tra oli essenziali e idrolato, ne parlo più in dettaglio proprio qui
Ma si, ti ho già parlato di idrolato : è la super star dello spray dolcenotte, usato anche nello shampo o nei saponi solidi, può servire per realizzare un profumo o creme, o ancora in ricette di scrub o insieme a acqua e aceto bianco per sciaqui che rendono brillanti i capelli… ogni idrolato ha le proprietà corrispondenti al suo olio essenziale, in misura più blanda – lasciati ispirare!
Utilizzo molto l’idrolato, anche puro come acqua micellare struccante o tonica e questa ricetta è ispirata dal bellissimo blog della brava Aline di Bioté Naturelle (in francese, biotenaturelle.fr). In questo tutorial ti insegno come realizzare l’idrolato in casa con strumenti che sicuramente hai già nella tua cucina…
Pronti? ai fornelli! Materiale: una pentola con un coperchio dal manico in metallo (possibilmente fatto a bottone), un cestello in metallo, una tazza e un recipiente resistente (una tazza capiente per esempio o un pyrex), le foglie/rametti della pianta della quale vuoi estrarre l’idrolato e un litro d’acqua fresca. Lava bene tutti gli utensili prima di procedere!
Ho usato oggi 60gr di rametti di rosmarino. excursus: ho scelto il rosmarino perchè purifica la pelle e stimola il cuoio capelluto. Si possono fare idrolati di praticamente ogni pianta: la lavanda lenisce e purifica e la salvia è ottima per la pelle con imperfezioni, il basilico anti-stress, la carota come tonico per le pelli terne e il limone astringente e purificante…
Riponi la tazzina nella pentola vuota. Questa funge unicamente da alzata per separare le nostre erbe dall’acqua.
Versa 1 litro d’acqua nella pentola e poni il cestello sulla tazzina (dev’essere ben stabile!)
Disponi le piante nel cestello, lasciando libero il centro, dove metterai il recipiente. I rametti che vedi nella foto sono 60grammi di rosmarino del giardino, che ho sciacquato prima di utilizzare.
Ora in mezzo puoi disporre il contenitore. Io uso un pirex molto resistente, ma anche una tazzona da colazione può fare al caso nostro. L’importante è che sia pratico da afferrare una volta che l’idrolato vi sarà caduto! Riponi il coperchio rivolto verso il basso (è importante che il manico sia disposto sopra al recipiente!). Fatto? ora accendi il fuoco sul minimo e aspetta che il preparato cominci a bollire…
Il vaporearomatico salirà sul coperchio addensandosi verso il manico e da lì cadrà nel contenitore! Mettendo il ghiaccio sopra al coperchio renderai più rapido il processo, che durerà circa 30 minuti.
In seguito basterà lasciare raffreddare l’idrolato raccolto e imbottigliarlo. Attenzione al calore, lascia al preparato il tempo di raffreddare. Si conserva relativamente poco tempo, un paio di mesi al massimo in frigorifero lontano da fonti di luce (ancora meglio conservarlo in un recipiente in vetro scuro!)
#sharingiscaring Grazie di condividere questo articolo! Se ti è piaciuto questo tutorial e hai realizzato il tuo idrolato, posta una foto della tua realizzazione sui social taggando @happygiugi #idrolatofattoincasa #justhappy #handcraftedbyme #madewithlove
Natale è alle spalle. Tiriamo un sospiro di sollievo. Sei sopravvissuto al cappon magro e al vitello tonnato, per non parlare delle lasagne e della fiera del panettone. Il tour de force del parentado ti ha scalfito ma non ti ha spezzato. Gli incubi del cotechino con lenticchie che ti inseguono di notte sono appena passati. Questo è bene. Hai ricevuto di nuovo l’oscar della migliore interpretazione con zia Pinuccia per il sorriso davanti all’ennesimo paio di calzettoni di lana con mutande rosse con fiocchi di neve (zia Pinuccia pensa sempre che tu faccia la terza media e da allora, non azzecca mai la taglia). Complimenti! Diciamoci la verità, altri regali sono votati a restare in un cassetto a prendere la polvere, come quel portafoto in legno ancora con la foto d’esempio (sempre gente biondissima e fighissima con un sorriso a 42 denti, no?).
E se fosse giunto il momento di rendere utile quella cornice, magari per una festività in arrivo tra due giorni (ciao Befana, tanto so che a me porti sempre il carbone…)? Crea il più bel porta orecchini mai visto!
Tempo: meno di 1h escluso tempo di asciugatura
Materiale:
una cornice foto in legno (quella che ho usato ha una dimensione totale di 18x13cm con spazio interno di 15×10),
filo (raccomando quello trasparente da pesca, ma va bene anche del filo colorato, purchè spesso e resistente!),
piccole viti con testa larga (per questo progetto le viti che ho scelto hanno una misura di 2×10)
un cacciavite (alternativa valida sono chiodini con testa larga e martello).
Pittura e perline di legno colorate, ma sono facoltative!
Pronto? Qui il tutorial!
Prepara la cornice. È il momento di scartavetrarla, dipingerla e decorarla a piacimento. Up to you! Io l’ho grattata e poi dipinta. Una volta asciutta l’ho nuovamente scartavetrata per dare un effetto invecchiato.
Predisponi le viti a distanza equivalente. Ne ho messi nei quattro angoli più tre sui lati corti e quattro sui lunghi per un totale di 19. Avvitali a 45° e solo per metà, così:
Taglia un pezzo di filo. Per la mia cornice di 15x10cm, ho usato 3 metri di filo da pesca. Fai un primo nodo tipo questo e stringilo bene alla prima vite (quella che vuoi, io sono partita da un angolo). A ogni passaggio dovrai fare un nodo e stringerlo bene per fissare il filo ed evitare che scappi.
Ora puoi cominciare a creare la tua rete. Ho usato un classico ago da cucito per aiutarmi, non è necessario ma te lo consiglio perché facilita i vari passaggi. Le perline di legno non sono indispensabili ma molto utili per tessere e creare dei punti d’appoggio per gli orecchini!
Cerca di tendere il filo ma non ti preoccupare se non è perfetto come le corde di una chitarra. Una volta che avrai finito, infatti, devi stringere bene le viti. Questo ti aiuterà a tenderlo 😉
Beh che dire. Hai finito! Ora non ti resta che impacchettare e farlo trovare nella calza di chi di dovere!
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Se anche per te è già cominciata la stagione in cui oltre alle giornate si accorcia anche la tua zenitudine, se oltre alle foglie cadono anche i tuoi capelli e il crepuscolo precoce non è segno di buona notte in arrivo… hai iniziato il traumatico periodo di stress autunnale. Welcome on board!
I dossier e le deadline fanno capolino nella fase di sonno leggero, posizionandosi scomodamente tra la trapunta e la federa? Ti impediscono di lasciarti andare nelle dolci braccia di Mr Morfeo? Se il budget massaggi rilassanti è già finito ancora prima di inizio mese, uno spray dolcenotte può conciliarti con il suddetto Morfeo .
– e questo a difetto di non poter fare lo sgambetto alla Miranda Presley e alle deadline improbabilmente irraggiungibili che ti ha appena appioppato (per assassini e viaggi nel tempo ci stiamo attrezzando).
Materiale
• Acqua o idrolato (lavanda, fiori d’arancio o camomilla saranno i tuoi besties) • Vodka (non per berla annegando il tuo disagio autunnale nell’alcool. Gli oli essenziali sono idrofobi, utilizzando una piccolissima parte di vodka possiamo rendere il preparato omogeneo – senza rovinare la tua preziosa riserva) • Oli essenziali. Scegli i rilassanti, un piccolo excursus qui sotto • Un flacone spray (pulito e asciutto mi raccomando)
Come fare? Troppo facile
Le proporzioni che ti consiglio sono di 90% acqua o idrolato, 8-9% vodka e il restante oli essenziali! Per un flacone da 30ml, puoi mettere fino a 25-30 gocce. Una volta messi gli ingredienti nel flacone, agita bene e poi spruzza su letto, testiera, un po’ in giro per la stanza una mezzoretta prima di coricarti.
Quali oli essenziali per assicurarti di non contare le pecore?
Lavanda. La mia preferita perché va bene per ogni cosa, hai notato? Essenza dalle mille proprietà, è anche rilassante. Lo sapevi che è l’unico olio essenziale che può entrare in contatto anche con i bimbi di meno di 5 anni (ma con più di 3 mesi)?
Arancio dolce. Contro ansia e stress, equilibrante e calmante
Salvia. Potente antistress e dal dolce profumo
Arancio amaro + YlangYlang. Segnalo questa Combo d’eccezione perché i due oli creano insieme un profumo e una sinergia incredibile. L’ylang-ylang è rilassante se inalato (e tonificante per uso cutaneo), mentre l’arancio amaro porta serenità e calma (consigliato in caso di insonnia)
Camomilla romana. È il caso di presentare la super star della buona notte, regina delle tisane?
Pschitt…Pschitt…Pszzz…
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Ho realizzato questo progetto per la cameretta della mia nipotina Rose. Non la vedo spesso perché abita a Strasburgo, ma quanto adoro quel musetto birichino! Spesso quando ci chiamiamo con la sua mamma Solen in videocall la vedo, lei e la sua sorellina Frida. E mi viene subito voglia di fare un piccolo pacchetto con dentro qualche sorpresa! #ziapazza
• Carta da origami. Un paio di brutte se sei alle prese con i tuoi primi orizuru, e una decina di belle copie. Taglia suggerita: 15x15cm Io per questo progetto ho utilizzato della carta da tovagliette, è un po’ spessa quindi resistente rispetto alla carta da origami classica (a prova di birba). Per iniziare si può fare un test con un semplice foglio di brutta. Suggerisco di ricavare il materiale da vecchi libri, di quelli dalla carta un po’ spessa e porosa, così gradevoli al tatto… a me ricordano tanto le lunghe estati, quando ero piccola e divoravo tutti i libri che trovavo in casa!
• Un filo in cotone colorato, e un ago con cruna abbastanza
larga per farlo passare. L’ago dovrà bucare la carta, meglio sceglierne uno
piuttosto lungo e appuntito.
• Delle perle in legno La ghirlanda sarà molto leggera, quindi per dare un po’ di peso è meglio accompagnare le gru con qualche perla o altri piccoli oggetti per stabilizzarla. -> In alternativa alle perle in legno, si possono ricavare dei legnetti, conchiglie, oppure avvolgere con il filo delle piccole palline di carta.
• Optional, dei campanellini: visto che è per la cameretta di una bambina, ho messo dei campanellini all’estremità, che sono ovviamente facoltativi!
Pronti? Via!
Comincia tagliando il filo. Per una ghirlanda di 6 gru, come questa, bisogna tagliare un filo di 120-125cm circa infilando l’ago, puoi subito mettere i campanellini. Per consolidare la base, puoi anche aggiungere una perla, fissandola con 2 giri di filo.
Lasciare 15cm di filo prima di fare un nodo, questo permetterà di bloccare la prima gru.
Con l’ago puoi fare un foro nel dosso della prima gru, al centro delle pieghe. Se il nodo non è abbastanza largo per bloccarla, ripeti l’operazione oppure usa una perlina che eviterà alla gru di scivolare via!
Ora puoi finire la ghirlanda continuando le operazioni:
15cm di filo con una o due perle verso la metà, nodo, gru, fino ad esaurimento
gru!
Per terminare, puoi creare un’asola con un nodo.
La tua ghirlanda è pronta per decorare!
Questo tutorial ti è piaciuto? posta sui social una foto della tua creazione #sharingiscaring
Non dimenticarti di taggare @happygiugi #justhappy #handcraftedbyme #madewithlove #orizuru #ghirlanda
Oggi vorrei parlare di uno dei progetti DIY che spopolano di più sul mio conto Pinterest: i cartoncini da grattare, come un gratta e vinci. Ovviamente, chi vince e cosa vince lo decidi tu!
San Valentino/Compleanno/Natale/anniversario/qualunque cosa che meriti un regalo o anche solo un pensiero… Visto il mio antologico senso dell’anticipazione, mi sono trovata in diverse situazioni borderline e last minute per cui dovevo trovare una soluzione regalo rapida… Ah, succede anche a te?
In mancanza di
ispirazione o di tempo, o semplicemente in caso di dubbio, la soluzione che
preferisco in assoluto è regalare un Buono Per… sotto forma di un cartoncino
da grattare.
Un buono gratta e
vinci, e nei miei si vince sempre (#toogood).
Questo DIY
salvavita è semplice e rigorosamente rapidissimo!
Avrai bisogno di :
Cartoncino
Pittura acrilica
Sapone dei piatti
Un barattolo con tappo
Un pennello
Scotch trasparente
Masking tape
Pronto? Ecco come:
Prepara dei cartoncini o scarica le idee direttamente dal blog (#cadeau), a seconda del tuo livello di ispirazione
Scrivi il messaggio e il testo da nascondere
Copri con dello scotch trasparente la zona da grattare
Nota:
funziona anche con l’adesivo trasparente per coprire i libri!
In un barattolino in vetro, mescola mezzo cucchiaio di sapone per i piatti (per intenderci, quello della vostra cucina, di qualunque marca sia!) e un cucchiaio di pittura, direttamente dal tubetto. Qualunque colore va bene, l’importante è che sia pittura acrilica.
Mescola bene e applica con mano ferma uno strato di questo mix col pennello sullo scotch. Se metterti lo smalto o colorare entro i bordi non è mai stato il tuo forte, aiutati mettendo del masking tape intorno alla zona da coprire, sarà facilissimo poi da togliere quando sarà asciutto!
Lascia asciugare: les jeux sont faits!
Hai preparato troppo prodotto? Nessun timore: chiudi bene il barattolo, il prodotto si conserva!
E il bello è che non funziona solo per la tua metà, questo progetto DIY è anche stato testato e approvato dalla sottoscritta su nipotino pestifero e vecchia zia Pinuccia… Funziona ogni volta – a patto che poi rispetti la promessa!
Provare per credere!
#sharingiscaring Hai realizzato questo progetto? Ti è piaciuto? Posta una foto della tua creazione sui social col tag:
Originaux, super colorés et amusants? Ce sont les accessoires de l’été! Saison de couleurs, accessoires et des glaces par excellence : ne voudrais-tu louper l’occasion de combiner tout cela dans un projet créatif unique?
Si tu n’es pas en train de lire ce tutoriel édition spéciale été 2020 sous un parasol en sirotant un diabolo kiwi, c’est sans doute car tu es déjà assise au bord piscine, entourée par des belles montagnes en profitant de la vue, ou bien t’es allongée sous l’ombre des arbres et tu écoutes le chant de la nature qui t’entoure…
En fait, peu importe où tu as décidé de passer les grandes vacances et par conséquent de où tu liras ce tutoriel, car juste après l’avoir vu, tu voudras de toute urgence créer les bracelets de l’été, ainsi tu pourras toujours la porter sur toi! Des bracelets? Oui! Super mignons, légers et personnalisables à l’infini!
Mais avant de te filer les tuyaux de leur préparation, il faut que je te donne une très mauvaise nouvelle: pour créer ces bracelets, il va falloir manger des glaces – beaucoup de glaces! Ah, je vois la détresse dans tes yeux! LOL.
Regarde la video et retouve les instructions pour porter l’été toujours au poignet avec ce tutoriel DIY original, super coloré et amusant!
Matériel :
Bâtonnets plats en bois: d’une glace ou bien des baisse-langues. J’avoue, je n’ai pas encore essayé ce tuto avec des cure-dents ou des tiges à brochettes, je ne peux donc pas assurer le résultat! Combien il en faut, cela dépend de combien de bracelets tu veux créer – je te conseille d’en prévoir deux ou trois en plus du nombre souhaité (je t’explique pourquoi plus bas).
Un recipient assez large pour héberger les bâtonnets submergés dans l’eau : un vase, un Tupperware…
Un verre ou une tasse pour la mise en forme des bracelets
Tout ce que tu souhaites utiliser pour la déco de tes accessoires : couleurs, papier, colle, masking tape, corde… tout!
Un peu de temps et de patience (es-tu en vacances, n’est-ce pas?)
Comment faire:
Laisse les bâtonnets submergés dans l’eau pour au moins 24 heures – tu remarqueras que au contact de l’eau ceux-ci seront devenus plus mous, et donc faciles à modeler.
Voici la partie la plus compliquée du tuto: le modelage! Travaille chaque bâtonnet avec les doigts, essaye petit à petit de lui donner une courbure, de façon à le faire rentrer dans le verre ou la tasse, comme montré dans la video. Sois délicate et ne t’en veux pas trop si quelques uns casse. C’est pour cette raison que je te conseille de prévoir quelques pièces supplémentaires!
Laisse pour 24 heures les bâtonnets prendre la forme du verre et sécher.
Maintenant, à toi de jouer!
J’ai utilisé quelques couleurs de la marque Fleur Paint, mais aussi du papier origami que j’adore et que j’ai appliqué avec de la colle directement sur le bois. Tu peux également décorer les bracelets avec la corde comme je te montre dans la galerie photos, c’est très simple!
Si ton bracelets est trop large, pas de panique. Voici deux solutions: 1. avec une épingle, crée un petit trou à 0,5-0,7 cm des extremités du bracelets, tu pourras y faire passer un fil en coton et fermer le bracelet. 2. Avant de décorer, colle un fil en coton sur le bois, comme je te montre dans les images ci-dessus.
Maintenant, il ne te reste que porter l’été au poignet avec tes nouveaux bracelets DIY, originaux, super colorés et très amusants. Merci d’avoir combiné été, couleur, accessoires et… glaces dans ce projet vraiment unique!
As-tu aimé ce tutoriel? Ecris-le moi! As-tu des questions ou bien des doutes? Contacte-moi!
#sharingiscaring – partage tes créations avec tes amis et publies les photos de ton projet en mettant un joli tag @happygiugi
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